Un focus sul varicocele

Un focus sul varicocele

Come si corregge il varicocele?

Correggere il varicocele  significa  interrompere il reflusso esistente nella vena spermatica interna. Per porre indicazione chirurgica per varicocele è quindi indispensabile che esista una continua (= persistente) inversione del flusso venoso nella vena spermatica interna di sinistra.

Il reflusso venoso può essere interrotto sia con procedure  che prevedono la legatura chirurgica della  vena spermatica  a livello addominale, inguinale o subinguinale  sia con tecniche che prevedono la sclerotizzazione della vena ottenuta con l’iniezione al suo interno di una sostanza che ne fa collabire le pareti.

 

Varicocele: quando operare?

Attualmente la correzione profilattica del varicocele per ogni adolescente non è raccomandata perché provocherebbe il trattamento del 15% degli adolescenti.

Tuttavia il trattamento sarebbe indicato per:

  1. Adolescenti con arresto della crescita testicolare
  2. Varicocele sintomatico: dolore, pesantezza, tumefazione.

Nell’adulto, una volta dimostrato con il colordoppler un reflusso continuo si consiglia l’intervento se l’esame del liquido seminale è alterato e quindi è una possibile causa di infertilità.

Solo molto raramente il varicocele è responsabile di  dolore testicolare e andrebbe corretto solo una volta escluse le altre cause .

Varicocele: quando non operare?

  1. Se lo spermiogramma è normale (esami da effettuare in laboratori attendibili)
  2. Assenza di reflusso venoso basale all’esame colordoppler (anche se lo spermiogramma è alterato non è atteso miglioramento significativo)
  3. Dolore testicolare (non sempre l’intervento è risolutivo)
  4. Nel bambino, a meno di una evidente riduzione del volume del testicolo con varicocele, è opportuno non operare , oltretutto nel bambino l’intervento è ad elevato rischio di recidiva (fino al 20%, contro il 5-7% quando viene operato dopo lo sviluppo puberale).