22 Set ICSI, la fecondazione è possibile anche con pochi spermatozoi
La ICSI (Intracytoplasmic sperm injection) è una tecnica di procreazione medicalmente assistita in grado di avviare la gravidanza anche in presenza di pochissimi spermatozoi o in caso di azoospermia (assenza di spermatozoi nel liquido seminale). E’ dunque utilizzata quando la “responsabilità” dell’infertilità di coppia è in prevalenza maschile.
Il ruolo fondamentale dell’andrologo in caso di infertilità
Spesso le coppie che non riescono ad avere un bambino consultano in prima battuta il ginecologo e scoprono solo allora il ruolo fondamentale dell’andrologo nell’andare a studiare la possibile causa dell’infertilità della coppia, valutando la qualità del liquido seminale ed attraverso analisi/esami approfonditi. E’ sempre bene infatti approfondire subito anche la componente maschile della coppia, prima di accorgersene magari quando le tecniche di fecondazione assistita di I livello non abbiano dato risultati.
La ICSI interviene nei casi più difficili
Le tecniche di fecondazione assistita di II livello sono quelle che intervengono quando quelle di I livello abbiano fallito, quindi in casi di infertilità severa.
La ICSI consiste nell’iniezione di uno spermatozoo selezionato all’interno dell’ovulo della donna, farmacologicamente stimolata per produrre ovuli di migliore qualità. Se la fecondazione va a buon fine dà luogo agli embrioni che vengono poi trasferiti in utero (transfer).
ICSI e FIVET: quale scegliere
La tecnica gemella della ICSI è la FIVET (Fecondazione in Vitro ed Embrio Transfer), nella quale non viene selezionato il singolo spermatozoo destinato ad essere iniettato nell’uovo, ma ci si limita a mettere gli spermatozoi, precedentemente selezionati, in prossimità delle uova prelevate dalla donna stimolata farmacologicamente.
Lo spermatozoo migliore entra “naturalmente” nell’uovo, anche se all’esterno del corpo della donna (in laboratorio o in vitro, come si usa dire comunemente). E’ la tecnica più utilizzata quando il numero di spermatozoi è sufficiente, ma essi non si muovono bene oppure la donna ha le tube chiuse per cui le uova non potranno mai essere raggiunte dagli spermatozoi dopo un rapporto sessuale.
Scegliere la tecnica più efficace è impossibile, mentre si può scegliere la più adatta a seconda dei casi.
L’età della donna conta molto
L’età della donna è un fattore determinante, ad esempio, che viene valutato in combinazione con lo stato di salute dell’uomo a livello seminale. Le percentuali di successo sono simili (la media è di circa una gravidanza su tre tentativi). In caso di fallimento con la FIVET o con la ICSI è possibile riprovare dopo tre cicli mestruali.